Situata alle pendici dei Colli Tifatini, nella fertile Terra di Lavoro, residenza, dopo quella di Napoli, della famiglia reale borbonica, e consistente in un imponente edificio rettangolare, suddiviso all'interno in quattro cortili. Con i suoi gruppi statuari, le sue ampie scenografie di fontane e cascate e il prato all'inglese nella parte piu' elevata, il parco della Reggia e' l'ultimo grandioso esempio di parco di concezione barocca. La reggia di Caserta e' un patrimonio inestimabile, la visita e ogni volta sorprendente. Il complesso e' stato progettato da Luigi Vanvitelli, su modello della reggia di Versailles
Le origini del Borgo di Casertavecchia sono ancora oggi incerte, alcuni scritti le fanno risalire intorno all’861, originariamente edificato su un preesistente villaggio romano, ha subito nel corso degli anni varie dominazioni. In principio appartenente ai Longobardi, subi successivamente la dominazione Normanna, testimoniata dalla costruzione dell’imponente Cattedrale , successivamente passò sotto il dominio degli Svevi e poi quello Aragonese. Con i Borboni e la costruzione della Reggia tutte le attività si trasferirono in pianura che divenne il nuovo centro. Il Duomo, il campanile, i resti del castello con la sua torre cilindrica e le strade dell’intero Borgo sono la testimonianza di questo splendido passato
Ubicato nelle immediate vicinanze di Casertavecchia e facilmente raggiungibile dal B&B “A Corte” e' l'esempio vivente del come i Borboni costruivano i nuovi borghi per sperimentarvi impianti industriali su basi di assoluta autonomia aziendale. Nata da un capriccio di Ferdinando IV o forse figlia dell'utopia sociale dell'eta' dei lumi, la Real Colonia ha comunque un grande merito: aver dato l'avvio ad una tradizione serica che oggi e' ancora fortemente presente e che e' stato il piu' vasto impianto per la lavorazione delle sete e la produzione dei manufatti in seta esistente
Immerso nel verde a Casola si adagia tra i colli Tifatini, un'antica costruzione, più volte modificata nei secoli, che conserva ancora le tracce delle sue antiche origini: l'eremo di San Vitaliano.
Luogo di pellegrinaggio e di importanti credenze religiose, è, secondo la tradizione, l'eremo dove sostò, nel suo cammino il vescovo-santo, Vitaliano